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Conclusioni

In seguito all’analisi dei questionari somministrati nelle province di Padova, Rovigo e Venezia, la tipologia di famiglia più diffusa sulla base dei dati rilevati è quella coniugale con una percentuale dell’80%; nonostante ciò il 75 % degli intervistati ha dichiarato che per comporre una tale unione il matrimonio non è strettamente necessario. Il significato che viene attribuito al termine “famiglia” nel corso degli anni è assai mutato. Il 56 % della popolazione sostiene che una coppia dello stesso sesso può comporre un nucleo familiare. Un insieme di persone rimane una famiglia, nonostante vi siano piccole o enormi distanze a dividerli e ciò è stato desunto anche dai dati raccolti, il 55% dichiara che lo è anche se i componenti non vivono nello stesso luogo. La considerazione della positività nei confronti della figura paterna è diminuita rispetto al passato dal 74% al 50% lasciando lo spazio per una maggiore attenzione verso il ruolo femminile nei vari aspetti della vita coniugale, portando entrambi i coniugi sullo stesso piano. Anche per questo motivo, secondo il senso comune, la famiglia è cambiata ma in positivo (51%). Nonostante il mutamento e le profonde diversità delle opinioni sviluppate in seno alla famiglia, essa continua a rimanere un punto fermo, stabile ed essenziale per il 69% della popolazione, un’istituzione che avrà vita eterna e che non cesserà mai di esistere.

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